La nuvola
I primi vagiti1 di un qualcosa che registra i tuoi dati in remoto sono individuabili agli albori dei cellulari connessi. Si è diffuso in modo silente e garbato, in forma gratuita, utilizzato inconsapevolmente dai fruitori di questa nuova tecnologia. Tutti i produttori, si sono impegnati nel servire il piatto ghiotto di quel qualcosa che da qui a poco, con l’affinamento del marketing, si sarebbe chiamato Cloud.
Mettere a disposizione uno spazio gratuito dove poter archiviare e condividere i nostri dati, foto, documenti, posta elettronica, appuntamenti di calendario, note, rubriche, lista delle chiamate effettuate e ricevute… ci ha proiettati
In un mondo puffettoso ed avvolgente, inconsapevoli che le nuvole cambiano aspetto quando è maltempo!
Tutti nella corsa spasmodica ad iscriversi da chi ci avrebbe messo a disposizione più spazio gratuito, mi riferisco ad esempio a Dropbox, iCloud, OneDrive, Google Drive etc.
Cloud² - la duplicazione delle informazioni
Nel mondo Android2 tutti i marchi di cellulari chiedono l’iscrizione al proprio Cloud che si affianca e sovrappone a quello di Google. Contento del tuo bel Samsung, superspaziale pagato in mille rate? Ora ti accingi a percorrere il rito di primo avvio inserendo decine e decine di informazioni trovandoti necessariamente iscritto nel sito del produttore, cercando di non perdere l’occasione di nuove funzionalità ed opportunità che saranno in seguito messe a disposizione.
App del produttore che privilegieranno la propria nuvola, con la fantasctica opportunità di agganciare anche i servizi Google o di terze parti.
Una confusione più totale di cui molti ne sono inconsapevoli.
Il produttore della mela morsicata non è affetto da questa duplicazione come pure Google con Pixel, perlomeno in questi casi abbiamo solo un interlocutore3.
Non lo sapevi?
- 6 febbraio 2024 Google accetta un accordo da 350 milioni di dollari per la perdita di dati per risolvere una class action, clicca qui.
- 16 febbraio 2024 Meta class action con 45 milioni di richiedenti per un ammontare di 2 miliardi di sterline, clicca qui.
Ora lo sai
IN MODO DRASTICO, se i tuoi dati personali saranno oggetto di Data Breach agisci legalmente contro chi non ti ha garantito tutela.
Secondo te
- La formula della CocaCola è presente nel cloud?
- I dati progettuali riservati delle aziende sono in cloud?
- I segreti di Pulcinella sono in cloud4?
Come siamo bravi
Nel codice dell’amministrazione digitale - Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 art. 68 Analisi comparativa delle soluzioni, Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato: … software fruibile in modalità cloud computing.
Tutti i responsabili IT si butteranno a capofitto nell’impiegare tecnologie e software cloud, tanto ce lo dice l’amministrazione digitale!
Riflessione
Vi lascio con la seguente riflessione:
Il Cloud non esiste, dietro c’è sempre un computer di qualcun’altro.
Ispirato alla canzone di Antonello Venditti, Compagno di scuola… primi vagiti di un ‘68. ↩︎
Android è il sistema operativo dei cellulari Open Source clicca qui. . ↩︎
Bisogna necessariamente affinare la propria privacy anche in questi casi in cui sembra essere più favorevole. ↩︎
Forse sì, usato per indicare un segreto che non è più tale, qualcosa che ormai è diventato di pubblico dominio nonostante i tentativi di tenerlo nascosto da parte di chi lo detiene e, più in generale, la locuzione può anche essere usata per sottolineare un’ovvietà clicca qui. . ↩︎